Il nido
famigliare accoglie bambini dai 3 mesi ai 3 anni, in un contesto di tipo familiare.
Vole essere un punto di incontro tra il bambino, la sua famiglia e la mamma-educatrice, una valida alternativa al nido tradizionale per la maggior flessibilità, la ridotta capacità ricettiva, l’ambiente famigliare e la valorizzazione del ruolo dei genitori nell’intervento educativo.
Vole essere un punto di incontro tra il bambino, la sua famiglia e la mamma-educatrice, una valida alternativa al nido tradizionale per la maggior flessibilità, la ridotta capacità ricettiva, l’ambiente famigliare e la valorizzazione del ruolo dei genitori nell’intervento educativo.
Le educatrici
che vi lavorano sono al tempo stesso mamme e professioniste specializzate,
consapevoli che il lavoro educativo comporta un elevato carico di impegno,
responsabilità, creatività e motivazione.
Il compito è
quello di:
• interpretare i bisogni dei piccoli per
favorirne la crescita e l’autonomia
• intrattenere il gruppo proponendo diverse attività
ludiche
• dialogare con i genitori e gli altri educatori circa i comportamenti
manifestati dai bambini.
Ogni giorno si compila il diario di bordo del nido, trascrivendo tutto ciò che di importante è avvenuto e si è disponibili per raccontare a mamme e papa i piccoli ma preziosi progressi dei loro piccoli.
Il nido in famiglia si propone di mantenere il più
possibile le abitudini e i ritmi di casa e la giornata dei bimbi si svolge il
più naturalmente possibile.
I bambini avranno momenti di gioco libero da soli o con i compagni, altri in cui l’educatrice provvedere con attività programmate o giochi a intrattenere i piccoli lasciando che ognuno di loro possa esprimere se stesso liberamente.È possibile che ci siano giorni in cui non viene svolta l’attività programmata perché il gruppo presenta esigenze particolari o perché si è creata spontaneamente una situazione di gioco armoniosa.
I bambini avranno momenti di gioco libero da soli o con i compagni, altri in cui l’educatrice provvedere con attività programmate o giochi a intrattenere i piccoli lasciando che ognuno di loro possa esprimere se stesso liberamente.È possibile che ci siano giorni in cui non viene svolta l’attività programmata perché il gruppo presenta esigenze particolari o perché si è creata spontaneamente una situazione di gioco armoniosa.
In questo caso l’educatrice osserverà le dinamiche e le relazioni di gruppo che si creano.
Nella bella stagione alcune attività saranno sostituite con momenti di gioco ai giardini pubblici e piccole passeggiate (in panetteria, al mercato).
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